La formazione sulla didattica a distanza è obbligatoria.
Ma nel contratto sulla Dad le parti hanno omesso di specificare che va nelle 40 ore.
E questa dimenticanza rischia di aumentare ulteriormente il carico di lavoro dei docenti senza la necessaria copertura economica degli ineludibili incrementi retributivi.
La novità è contenuta nel contratto integrativo sulle prestazioni a distanza dei docenti firmato domenica scorsa da Anief, Cisl e amministrazione (Cgil, Uil, Gilda e Snals non lo hanno firmato).
La clausola negoziale di riferimento è l'articolo 7, il quale prevede che le istituzioni scolastiche dovranno attivare la necessaria formazione al personale docente sulla didattica digitale integrata, con prioritario riferimento all'uso della piattaforma
adottata. Le scuole dovranno assicurare anche uno speciale modulo formativo concernente l'uso degli strumenti tecnologici necessari allo svolgimento della didattica digitale integrata nell'ambito del piano di formazione, Il testo della clausola
negoziale non comprende il necessario collegamento con l'articolo 29 del contratto nazionale che regola le attività funzionali all'insegnamento e prevede un limite massimo di 40 ore annuali comprensive delle riunioni del collegio dei docenti e degli incontri scuola-famiglia. E se questa omissione non verrà sanata, il rischio che si corre è quello di determinare l'insorgenza di crediti retributivi a vantaggio dei docenti interessati.
Ciò con probabile responsabilità per danno erariale in capo ai dirigenti scolastici dovendo essere qualificate, le attività di formazione eccedenti, ..come vere e proprie ore di lavoro
aggiuntive rispetto a quelle contrattualmente
previste e come tali essere retribuite (si veda la sentenza del Tribunale di Verona - Sez. Lavoro - Sent. 11/04/2011 n. 46)...
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