Polemica a Pescara, dopo quelle nella provincia di Chieti per la volontà di istituire un istituto omnicomprensivo sopprimendo l'I.P.S.E.O.A .di Villa S. Maria, per la recente delibera regionale del 3 gennaio scorso che porta alla soppressione di due autonomie scolastiche, una a Penne e l'altra a Pescara.
In particolare ha suscitato clamore l' accorpamento dell' Istituto comprensivo Pescara 1, situato tra i quartieri S. Donato, S. Marco e Villa del Fuoco con l'IC Pescara 7, situato invece tra i quartieri Pineta, Portanuova e Colle Pizzuto. Il primo consta di 539 alunni iscritti tra infanzia, primaria e secondaria di primo grado, il secondo di 982 iscritti sempre suddivisi per tre ordini di scuola. Una scelta che sicuramente non porterebbe a benefici soprattutto per le aree piu' periferiche, visto che le sedi dovrebbero rimanere operative ma la direzione dell'istituto Pescara 1 e quella amministrativa saranno assorbite dall 'IC Pescara 7.
Questo istituto, invece, presenta numero di iscritti superiori alla media provinciale di 961 alunni. Non si comprende allora bene la motivazione della scelta di creare un unico comprensivo con 1521 iscritti che potrebbero anche aumentare, visto che entro il 10 febbraio 2024 si concluderanno le operazioni di iscrizione nelle scuole.
Così disegnato il nuovo istituto sarebbe quindi distribuito su almeno 2 sedi per la scuola media e ben 7 per la primaria e infanzia al servizio di tutta la zona sud della città da Portanuova a Fontanelle.
Di questa scelta i sindacati non erano stati preventivamente informati durante le riunioni del tavolo tecnico provinciale. La delegazione della FGU Gilda ha esposto pertanto la propria contrarietà nella seduta organizzata dalla commissione di garanzia richiesta dai componenti del consiglio comunale di Pescara.
Anche il sindaco Carlo Masci ha espresso in una lettera perplessità rispetto la scelta della amministrazione regionale e ha formalmente richiesto l'apertura di un tavolo tecnico per cercare una possibile soluzione alternativa.
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