Rinnovi dei contratti pubblici del 2022/2024 e aumenti in busta paga per gli statali già entro dicembre. Lo prevede l’articolo 3 del decreto «anticipi», approvato dal Consiglio dei ministri di lunedì 16 ottobre insieme alla legge di bilancio. Il suo scopo è, infatti, quello di anticipare a quest’anno una quota di spesa prevista per il 2024, con l’obiettivo di ricavare margini per la manovra.
Diciamo subito che dal provvedimento restano esclusi però i docenti con contratto a tempo determinato.
L'anticipo "una tantum" sarà forse anticipato in busta paga a novembre o dicembre 2023 e riguarda gli arretrati maturati per l'indennità di vacanza contrattuale. L’anticipo al 2023 consiste in un aumento pari a 6,7 volte l’indennità di vacanza contrattuale per i dipendenti pubblici, che è il 3,35%. L’importo, quindi, varia a seconda delle qualifiche ed, essendo annuale, andrà moltiplicato per le 13 mensilità.
Nella scuola, che è il comparto pubblico più ampio con i suoi 1,2 milioni di dipendenti, i calcoli terranno di conto dell’anzianità: un professore delle superiori riceverà 829,20 euro se è in cattedra da meno di otto anni, mentre ne avrà 1.228,10 se lo è da 28-34 anni. Chi insegna alle medie inferiori (le secondarie di primo grado) avrà un aumento che va da una cifra minima medesima ai professori di scuole superiori e una cifra massima di 1.168 euro. Alle scuole dell’infanzia e primarie, invece, gli insegnanti riceveranno tra i 765,60 a 1.056,20 euro in più.
fonte: https://www.corriere.it/economia/lavoro/23_ottobre_20/dipendenti-pubblici-bonus-arriva-busta-paga-1500-euro-medici-1200-prof-tabelle-082d396a-6dd3-11ee-b4dd-ccfb4c07cfb8.shtml
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